Nel 1966 David Banner (Nick Nolte) lavora a un progetto del governo degli Stati Uniti per rafforzare la biologia umana, provandolo su di sé. Anni dopo, il figlio Bruce (Eric Bana), durante un incidente radioattivo, assorbe le radiazioni trasformandosi in Hulk.
Esteticamente ben curato, Hulk è un film in cui Ang Lee padroneggia efficacemente la materia di base, puntando anche su virtuosismi e scelte innovative per un comic-movie: notevoli le sequenze girate come fossero tavole dei fumetti e il montaggio in modalità di lettura. Anche se il protagonista non sempre convince e la sceneggiatura si perde a tratti in qualche lungaggine, complessivamente il film funziona, qualificandosi a un livello più adulto della media del genere. Anche i contenuti, seppur sappiano di già visto, sono tutt'altro che superficiali: dal contrasto edipico con il padre al dualismo alla Jekyll e Hyde, passando per la love story tra una Bella (Jennifer Connelly) e una Bestia. Non solo per i fan dei fumetti, è un film da vedere.