Da grandi poteri derivano grandi responsabilità? Sicuramente, soprattutto se i supereroi sono i membri di una famiglia che cerca di condurre una vita normale, anonima e forse anche noiosa. Proprio per questo la prospettiva di una nuova avventura porta Bob, padre insoddisfatto del tedio quotidiano, a rispolverare la sua identità segreta e a rientrare in azione. Gli anni duemila hanno segnato l'inizio e l'ascesa ininterrotta dei film dedicati ai supereroi, sottogenere al quale è facilmente ascrivibile anche Gli Incredibili – Una "normale" famiglia di supereroi, l'ennesimo gioiellino firmato Disney Pixar. Liberamente ispirata a I Fantastici Quattro di Stan Lee e Jack Kirby, la famiglia creata da Brad Bird racchiude tutti i problemi e i “super problemi” delle più note controparti cartacee (inclusa una nota nostalgica per la “golden age”), senza lasciarsi mancare i battibecchi marito-moglie né gli scontri generazionali con i figli. Con i suoi tanti riferimenti espliciti, Gli Incredibili rappresenta un omaggio sentito e sincero al radicato fenomeno culturale americano dei comics (evidente la genesi fumettistica del riuscitissimo villain), ma è l'intero impianto narrativo a risultare coinvolgente al punto giusto. Un ottimo intrattenimento, condito anche da gustose strizzate d'occhio all'immaginario dei film di spionaggio (quelli della saga di James Bond in primis). Il personaggio di Edna Mode, stilista della comunità dei superuomini, è ispirato alla figura di Anna Wintour, direttrice di “Vogue”. Due Oscar: miglior film d'animazione e miglior montaggio sonoro.