John Wick (Keanu Reeves) si rimette in gioco a causa di un patto di sangue siglato con Santino D'Antonio (Riccardo Scamarcio), boss della camorra che trama per prendere il controllo di una oscura organizzazione internazionale. Lo spietato sicario si dirige quindi a Roma, ma le cose non andranno come previsto.

Dopo l’inaspettato successo del primo capitolo, ecco il sequel di John Wick (2014), nuovamente diretto da Chad Stahelski e interpretato da Keanu Reeves. Ancora una volta in maniera piuttosto sorprendente, anche questo seguito ha una discreta personalità, non si limita a seguire le traiettorie del primo film e riesce forse a risultare persino più riuscito. Il soggetto è piuttosto banale e il contenitore narrativo semplicissimo, ma il ritmo ha il piglio giusto e il percorso a tappe che compie il protagonista riesce a coinvolgere per larghi tratti. I colpi di scena sono scontati, ma la sceneggiatura rimane comunque abbastanza coerente e la messinscena è vibrante e adeguata e non si prende troppe pause. Niente di trascendentale, sia chiaro, ma per staccare il cervello è un film che colpisce nel segno e Keanu Reeves è pienamente in parte. E le sequenze di lotta somigliano sorprendentemente a coreografie danzate, dando un plus affatto scontato per prodotti di questo genere. Cast funzionale: Claudia Gerini è Gianna D'Antonio, Laurence Fishburne è Bowery King, Franco Nero è Julius.