Kung Fu Yoga
Gong fu yu jia
2017
Paesi
Cina, India
Genere
Azione
Durata
104 min.
Formato
Colore
Regista
Stanley Tong
Attori
Jackie Chan
Disha Patani
Amyra Dastur
Sonu Sood
Muqi Miya
Zhang Yixing
Jack (Jackie Chan), l’archeologo più famoso della Cina, è alla ricerca di un tesoro nascosto in Tibet. Ad aiutarlo, oltre al suo team e a un giovane trafficante di tesori (Aarif Lee), c’è una collega indiana (Disha Patani), in quanto il tesoro è relativo a un’antica battaglia tra l’esercito cinese e quello indiano. Ma sul tesoro ha messo gli occhi anche il perfido Randall (Sonu Sood). Yoga e Kung Fu, India e Cina: Kung Fu Yoga è una coproduzione Cina-India ad altissimo budget e a bassissima qualità. Nonostante alla regia ci sia Stanley Tong (regista di blockbuster cinesi tra cui il cult anni Novanta con Jackie Chan Terremoto nel Bronx), l’impianto è quello di un brutto film bollywoodiano: fotografia patinatissima, regia elementare, direzione degli attori nulla, belle attrici e begli attori, location esotiche (da un ghiacciaio fino a Dubai, passando per caverne tibetane), con l’aggiunta del Kung Fu e delle coreografie di Jackie Chan, inserite nella trama con pretesti tanto originali quanto ridicoli (su tutti Chan e il suo allievo che mostrano la propria abilità nel Kung Fu per spaventare dei lupi). Le sequenze d’azione sono anch’esse in pieno stile bollywoodiano: paradossali e con una sospensione dell’incredulità a livelli clamorosi. L’inseguimento in auto a Dubai, con tutte le gag del leone passeggero dell’auto guidata da Chan, è un momento (s)cult da antologia. Si salvano le bellissimi attrici indiane e cinesi, da Disha Patani a Miya Muqi. Immancabile la sequenza di danza bollywood finale con tutto il cast che balla felice: per fortuna l’unica di un film completamente trascurabile.
Maximal Interjector
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