Ognuno dei tre fratelli Baudelaire ha delle capacità speciali che tornano utili nelle situazioni più disparate: Violet (Emily Browning) è una bravissima inventrice, Klaus (Liam Aiken) è un tuttologo dalla prodigiosa memoria e la piccola Sunny (le gemelle Kara Hoffman e Shelby Hoffman), di appena un anno, ha quattro denti aguzzi di straordinaria potenza. Quando i ragazzi si ritrovano orfani e sono affidati allo zio Olaf (Jim Carrey), un attore scalcagnato il cui unico scopo è quello di appropriarsi dell'eredità, sono costretti a sfruttare le loro abilità per salvarsi la vita, ma sconfiggere il malvagio parente si rivela più difficile del previsto.
Tratto dai primi tre libri della saga Una serie di sfortunati eventi scritti da Lemony Snicket, pseudonimo di Daniel Handler, il film fatica a tenere il passo con i turbinosi avvenimenti che colpiscono i fratelli Baudelaire. Il cast è ricco di nomi di richiamo, ma spesso la regia si lascia distrarre dall'istrionismo di Jim Carrey, impegnato a incarnare i molti travestimenti del conte Olaf, che rischia di oscurare personaggi e intreccio con la sua esuberanza. Sono comunque apprezzabili le accurate scenografie vittoriane dal fascino gotico e un po' steampunk e risultano bravi i tre giovanissimi protagonisti, affiancati da un'ottima Meryl Streep (nel ruolo della zia ipocondriaca) e da un simpatico Dustin Hoffman. Un po' ambizioso condensare tre volumi ricchi di avventura in un unico episodio che rischia, così, di perdere quel particolare gusto dell'ironia e dell'iperbole nera che caratterizzava la fonte letteraria. La confezione è discreta, ma non basta: un'occasione sprecata.