L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
2020
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Commedia
Durata
118 min.
Formato
Colore
Regista
Sydney Sibilia
Attori
Elio Germano
Matilda De Angelis
Leonardo Lidi
Fabrizio Bentivoglio
Luca Zingaretti
François Cluzet
Tom Wlaschiha
La storia, vera ma incredibile, dell’Isola delle Rose, piattaforma artificiale costruita al largo delle coste di Rimini dall’ingegnere Giorgio Rosa (Elio Germano), che nel maggio del 1968 ne autoproclamò lo status di Stato Indipendente. Nonostante si sia data una lingua ufficiale (l’esperanto), un governo e una propria moneta, l’Isola delle Rose non fu mai formalmente riconosciuta come una nazione indipendente da alcun paese del mondo.

Dopo la trilogia di Smetto quando voglio, Sydney Sibilia punta a un film ancor più ambizioso, prodotto da Matteo Rovere e distribuito direttamente su Netflix. L’ambizione parte dalla bellezza del fatto di cronaca che racconta, ma anche dal tentativo (riuscito) di far diventare quella vicenda un tassello per rappresentare ciò che è stato il ’68, con i suoi sogni e le sue utopie. Grazie anche a un’ottima colonna sonora, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose è godibile e appassionante, tanto che – anche se si sapesse già la conclusione di com’è andata realmente – viene comunque da fare il tifo per il sogno di Rosa e dei suoi compagni d’avventura, per la sua sfida allo Stato e per quel desiderio di libertà che nasconde, sotto sotto, la necessità di darsi una possibilità di riscatto e di mostrare ciò di cui si è capaci alla persona amata. Nonostante una sceneggiatura altalenante e qualche dialogo poco incisivo, il film funziona perché da un racconto individuale nasce una vera e propria urgenza collettiva, simbolo di quell’epoca e non solo. Qualcosa scricchiola a livello di ritmo nella parte centrale, ma la cornice funziona a meraviglia e il cast è in buonissima forma, a partire dal protagonista Elio Germano. Oltre a quest’ultimo, tra i tanti attori noti, italiani e stranieri, presenti nel film (Matilda De Angelis, Fabrizio Bentivoglio, François Cluzet e Fabrizio Rongione) una menzione particolare va a Luca Zingaretti nei panni di Giovanni Leone.
Maximal Interjector
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