Il lungo giorno finisce
The Long Day Closes
1992
Paese
Gran Bretagna
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
85 min.
Formato
Colore
Regista
Terence Davies
Attori
Leigh McCormack
Marjorie Yates
Anthony Watson
Nicholas Lamont
Aysee Owens
Un anno di vita del giovane Bud (Leigh McCormack), ragazzo di Liverpool, tra il 1955 e il 1956. L'amore per la madre (Marjorie Yates), il senso di inadeguatezza con i compagni di scuola, la crudeltà degli insegnanti, la fascinazione per il cinema e per la musica, la curiosità per la religione, le prime avvisaglie della propria omosessualità: tutto questo costituisce il passaggio dall'infanzia all'adolescente del piccolo Bud.
Opera terza di Terence Davies, che torna a raccontare, con evidenti cenni autobiografici, la dissoluzione di un mondo lontano nella memoria ma vivido nel cuore, metafora evidente di un'infanzia ricca di momenti felici e bui, di gioie e di delusioni, del calore familiare e della rudezza del mondo esterno (specie della scuola), il tutto ricordato con affetto e nostalgia. Il racconto mischia il piano della realtà con digressioni oniriche e concilia toni più melodrammatici con tocchi di umorismo, mentre la narrazione è cadenzata una tenerezza mista a malinconia e a un lirismo sempre sorprendente per come sa emozionare in modo essenziale e profondo. Seguito ideale di Voci lontane...sempre presenti (1988), il film di Davies è abile a evitare qualsiasi manierismo, creando un'atmosfera vagamente onirica a dir poco suggestiva e spiazzante che restituisce un senso di solitudine e al contempo di magia e meraviglia (esemplare l'amore che traspare per la musica e per il cinema), dando vita a un racconto agrodolce che sa essere struggente per come illustra anni felici e contraddittori che preludono alla perdita dell'innocenza.
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