Maldoror
Maldoror
2024
Paesi
Belgio, Francia
Genere
Thriller
Durata
155 min.
Formato
Colore
Regista
Fabrice Du Welz
Attori
Anthony Bajon
Alba Gaïa Bellugi
Alexis Manenti
Sergi López
Charleroi, metà anni '90. Giovane e impulsivo poliziotto della Gendarmerie, Paul Chartier (Anthony Bajon) si ritrova sempre più coinvolto a livello personale nell'indagine, gestita in segreto dai suoi superiori, per catturare il serial killer e molestatore di bambini Marcel Dedieu (Sergi López).
Ispirandosi al celebre e agghiacciante fatto di cronaca nera del "mostro di Marcinelle", Fabrice Du Welz porta nuovamente il proprio sguardo tra le pieghe profonde dell'oscuro disagio sociale all'interno di una contemporaneità sordida e animalesca. L'uggiosa provincia belga, popolata di sinistri personaggi senza speranza, porta con sé i segni dell'ineluttabile presenza del Male nel mondo, resa se possibile ancora più disturbante dalla contrapposizione tra la follia "riconosciuta" del maniaco e quella "nascosta" dei corrotti organi istituzionali. Du Welz non forza la mano sulla morbosità della vicenda, opta per un montaggio insolitamente lento e lascia i dettagli più angoscianti fuori campo, dando vita a un thriller investigativo, sul modello di Zodiac (2007) di David Fincher, che adotta totalmente il punto di vista del protagonista intento a fare luce sul caso. L'elemento di maggiore fascino del film è sicuramente la realistica ossessione in cui sprofonda Chartier, ambiguo uomo di giustizia in conflitto con se stesso e con la società che lo circonda. Un'operazione forse fin troppo ripulita, lontana dall'atmosfera brutta, sporca e cattiva di Calvaire (2004), che in due ore e mezza riesce però a rendere bene l'idea di totale sconfitta del protagonista nel corso degli anni. Maldoror è il nome dell'operazione top-secret voluta dalla polizia per indagare sui sospetti. Béatrice Dalle interpreta Rita, la madre di Chartier. Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
Ispirandosi al celebre e agghiacciante fatto di cronaca nera del "mostro di Marcinelle", Fabrice Du Welz porta nuovamente il proprio sguardo tra le pieghe profonde dell'oscuro disagio sociale all'interno di una contemporaneità sordida e animalesca. L'uggiosa provincia belga, popolata di sinistri personaggi senza speranza, porta con sé i segni dell'ineluttabile presenza del Male nel mondo, resa se possibile ancora più disturbante dalla contrapposizione tra la follia "riconosciuta" del maniaco e quella "nascosta" dei corrotti organi istituzionali. Du Welz non forza la mano sulla morbosità della vicenda, opta per un montaggio insolitamente lento e lascia i dettagli più angoscianti fuori campo, dando vita a un thriller investigativo, sul modello di Zodiac (2007) di David Fincher, che adotta totalmente il punto di vista del protagonista intento a fare luce sul caso. L'elemento di maggiore fascino del film è sicuramente la realistica ossessione in cui sprofonda Chartier, ambiguo uomo di giustizia in conflitto con se stesso e con la società che lo circonda. Un'operazione forse fin troppo ripulita, lontana dall'atmosfera brutta, sporca e cattiva di Calvaire (2004), che in due ore e mezza riesce però a rendere bene l'idea di totale sconfitta del protagonista nel corso degli anni. Maldoror è il nome dell'operazione top-secret voluta dalla polizia per indagare sui sospetti. Béatrice Dalle interpreta Rita, la madre di Chartier. Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
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