Lo studente liceale Tripp (Lucas Till) costruisce un camion con scarti di vecchie auto. Quando l'esplosione di un impianto petrolifero della zona porta alla luce una strana creatura sotterranea che ama la velocità, la vita di Tripp potrebbe prendere delle strade inaspettate.

Per il suo esordio nel cinema in live action (seppur il “mostro” Creech sia stato progettato grazie all’animazione digitale), Chris Wedge – uno dei papà della casa di produzione Blue Sky e della saga de L’era glaciale – ha cercato di rifarsi al fantasy degli anni Ottanta, decennio in cui era frequente vedere sul grande schermo degli adolescenti entrare in contatto con delle misteriose forme di vita. Il tono è leggerissimo e il target sono i giovanissimi, ma più che un tenero omaggio a quel periodo, Monster Trucks è un progetto ingenuo, che non riesce ad aggiornare l’immaginario di riferimento e fatica tremendamente a coinvolgere come dovrebbe. Non è difficile capire i motivi, visto il soggetto ricco di cliché e un proseguimento narrativo che regala più sbadigli che reali sorprese. Un flop anche ai botteghini, è un film fuori tempo massimo, piuttosto sciocco e che non serve davvero a nessuno.