Il maggiore dell'aviazione militare Usa Vic Deakins (John Travolta) sottrae due ordigni atomici con l'intento di ricattare il governo. Deve però fare i conti con il suo co-pilota, il capitano Riley Hale (Christian Slater), che tenta in tutti i modi di fermare il folle piano con l'aiuto della ranger Terry Carmichael (Samantha Mathis).

Secondo film hollywoodiano di John Woo, è migliore e più ambizioso del precedente Senza tregua (1993), ma ingabbia nuovamente il visionario regista hongkonghese in un blockbuster con molta azione e poca anima. I tempi dei suoi cupi e fiammeggianti capolavori asiatici (The Killer del 1989, Bullet in the Head del 1990) sembrano ormai uno sbiadito ricordo. La dicotomia Hale-Deakins può apparire interessante e la disinvoltura di Woo nelle scene action è sempre un passo avanti, ma il film non è altro che un giocattolone ad alto tasso di adrenalina ed esplosioni, oltre che un'esaltazione magniloquente dei simboli bellici americani (l'aereo “invisibile” Stealth, la potenza nucleare). Meno male che c'è John Travolta, interprete di un villain di diabolica follia ma più simpatico di tutti gli altri personaggi messi insieme.