Old Man & the Gun
The Old Man & the Gun
2018
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
93 min.
Formato
Colore
Regista
David Lowery
Attori
Robert Redford
Casey Affleck
Sissy Spacek
Danny Glover
Tika Sumpter
Tom Waits
Elisabeth Moss
Keith Carradine
L’incredibile storia vera di Forrest Tucker (Robert Redford), criminale di lungo corso e dalla carriera sterminata, che ha rapinato moltissime banche e si è reso protagonista di altrettante fughe rocambolesche dal carcere. A dargli la caccia c’è John Hunt (Casey Affleck), detective disposto a tutto pur di riuscire a catturarlo.
Il regista David Lowery, dopo l’anticonvenzionale Storia di un fantasma (2017), si confronta con un film di stampo più classico e incentrato sulla figura carismatica e sorniona di un ladro gentiluomo, che ha sempre rinnegato la violenza e portato avanti le sue malefatte col sorriso, animato da una scaltrezza vellutata e dolcissima. Old Man & the Gun sposa in toto la personalità sopra le righe ma allo stesso tempo compiacente del suo protagonista, adagiandosi in modo quieto e gradevole sulle scorribande del personaggio, incarnato, come se non bastasse, da una leggenda della recitazione come Robert Redford, con un piglio che coniuga crepuscolarismo e ironia, romanticismo e senso dell’umorismo, piacevolezza e amabilità. Il risultato è un film rigenerante e intimamente sentimentale, non esente da pigrizie e passaggi prevedibili a livello narrativo e di scrittura, ma capace, allo stesso tempo, di bagnare di notevole intensità quel disincanto postmoderno che siamo abituati a vedere trattato in maniera molto più composta e tradizionale. La mano fresca di Lowery, che si confronta con un materiale estetico e narrativo vintage, in tal senso ha sicuramente aiutato, ma il film è tutto nelle rughe, negli occhi e nel corpo di Redford, che ha annunciato di volersi congedare dalle scene e dalla recitazione proprio con questo film. Tirando le somme, e con buona pace dei limiti dell’operazione, si può parlare di un addio in grande stile: un’ultimissima scorribanda da cowboy solare e malinconico, attempato e gentile, che è anche una perfetta sintesi del carisma irripetibile dell’attore e della sua versatilità nell’incarnare le diverse anime dell’integrità americana; un valore da portare avanti a prescindere da tutto, costi quel che costi. Davvero gustose le scene sentimentali che l’attore condivide con Sissy Spacek, mentre l’apice formale del film, nonché la sequenza più in linea con un gusto da New Hollywood, è quella dell’inseguimento in un paesaggio selvaggio con le auto della polizia, che culmina con un’inquadratura in chiave retrò e western di Redford, di bella intensità.
Il regista David Lowery, dopo l’anticonvenzionale Storia di un fantasma (2017), si confronta con un film di stampo più classico e incentrato sulla figura carismatica e sorniona di un ladro gentiluomo, che ha sempre rinnegato la violenza e portato avanti le sue malefatte col sorriso, animato da una scaltrezza vellutata e dolcissima. Old Man & the Gun sposa in toto la personalità sopra le righe ma allo stesso tempo compiacente del suo protagonista, adagiandosi in modo quieto e gradevole sulle scorribande del personaggio, incarnato, come se non bastasse, da una leggenda della recitazione come Robert Redford, con un piglio che coniuga crepuscolarismo e ironia, romanticismo e senso dell’umorismo, piacevolezza e amabilità. Il risultato è un film rigenerante e intimamente sentimentale, non esente da pigrizie e passaggi prevedibili a livello narrativo e di scrittura, ma capace, allo stesso tempo, di bagnare di notevole intensità quel disincanto postmoderno che siamo abituati a vedere trattato in maniera molto più composta e tradizionale. La mano fresca di Lowery, che si confronta con un materiale estetico e narrativo vintage, in tal senso ha sicuramente aiutato, ma il film è tutto nelle rughe, negli occhi e nel corpo di Redford, che ha annunciato di volersi congedare dalle scene e dalla recitazione proprio con questo film. Tirando le somme, e con buona pace dei limiti dell’operazione, si può parlare di un addio in grande stile: un’ultimissima scorribanda da cowboy solare e malinconico, attempato e gentile, che è anche una perfetta sintesi del carisma irripetibile dell’attore e della sua versatilità nell’incarnare le diverse anime dell’integrità americana; un valore da portare avanti a prescindere da tutto, costi quel che costi. Davvero gustose le scene sentimentali che l’attore condivide con Sissy Spacek, mentre l’apice formale del film, nonché la sequenza più in linea con un gusto da New Hollywood, è quella dell’inseguimento in un paesaggio selvaggio con le auto della polizia, che culmina con un’inquadratura in chiave retrò e western di Redford, di bella intensità.
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