La giovane Teresa (Cristina Galbó) si trasferisce presso un collegio femminile nelle vicinanze di Avignone, retto con piglio severo dalla dura direttrice Madame Fourneau (Lilli Palmer). L'atmosfera d'irreale isolamento viene interrotta dal violento delitto ai danni di una studentessa, inizio di una catena di morte che seminerà terrore e sospetto. Affascinante e suggestiva commistione fra thriller e atmosfere gotiche, un film pervaso da una sottile sensualità, presente e accennata anche se mai esplicitamente mostrata, diretto da Narciso Ibáñez Serrador. A dispetto di una trama obiettivamente non originale (una sequenza di delitti in un claustrofobico ambiente, preludio a una scioccante rivelazione finale), l'opera vive di tensione, ombre, avvolgenti ambientazioni e un substrato di morbosità, incarnato dall'autorità della direttrice del collegio (efficacemente interpretata da Lilli Palmer) che rasenta il sadico, con una capacità di ammiccamento non scontata e coraggiosa per l'epoca. L'archetipo del castello misterioso è qui tradotto sotto forma di collegio popolato da creature femminili e le soluzioni visive adottate da Serrador coniugano efficacemente l'horror d'annata, il thriller e lo slasher (specie per quanto riguarda le modalità delle uccisioni). Alcuni eccessi possono risultare gratuiti, ma resta una visione imperdibile per ogni amante del genere che si rispetti. Soggetto di Juan Tébar, sceneggiato dal regista; musiche di Waldo de los Ríos.