Per mio figlio
Moka
2016
Paesi
Francia, Svizzera
Genere
Drammatico
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Frédéric Mermoud
Attori
Nathalie Baye
Emmanuelle Devos
Manuela Biedermann
David Clavel
Diane Rouxel
Olivier Chantreau
Diane Kramer (Emmanuelle Devos) vive a Losanna e ha un’ossessione: trovare il conducente dell’automobile che ha investito suo figlio. Dopo alcune ricerche parte per Évian, la città dove crede che abiti il colpevole. Diane è disposta a tutto pur di vendicarsi, ma arrivata a destinazione si troverà di fronte un’altra donna, cordiale e misteriosa, con cui non sarà semplice rapportarsi.
Tratto dal romanzo Moka di Tatiana de Rosnay (2009), Per mio figlio è un revenge-movie decisamente diverso dai canoni tradizionali. A inseguimenti e sparatorie, il regista svizzero Frédéric Mermoud sostituisce un impianto più meditativo che incornicia una pellicola incentrata su un forte dilemma morale: lo spettatore è invitato a partecipare delle (difficili) scelte della protagonista e a provare a chiedersi come si comporterebbe in quella situazione. Se il soggetto è efficace e la prima parte coinvolgente al punto giusto, a lungo termine però il film si adagia su un livello piuttosto mediocre, vittima di diversi cali di ritmo e di una messinscena che procede un po’ col pilota automatico. Può venire in mente, per la base narrativa, il cinema dei fratelli Dardenne (Il figlio in particolare) o quello di Claude Chabrol, ma la regia di Mermoud non ha quel respiro e finisce per rimanere fin troppo cauta nelle scelte linguistiche adottate. Buona, ad ogni modo, la prova delle due attrici: tanto Nathalie Baye quanto Emmanuelle Devos risultano intense e pienamente in parte.
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