Pinocchio
Pinocchio
1940
Disney+
Paese
Usa
Generi
Animazione, Avventura, Fantasy
Durata
88 min.
Formato
Colore
Registi
Norman Ferguson
T. Hee
Wilfred Jackson
Jack Kinney
Hamilton Luske
Bill Roberts
Ben Sharpsteen
Il falegname Mastro Geppetto esprime un desiderio a una stella: far diventare un bambino vero il burattino di legno di nome Pinocchio. La stella diventa una Fata Azzurra, che gli dà vita, pur facendolo rimanere ancora una marionetta: potrà trasformarsi in un essere umano solo impegnandosi a essere giudizioso. Cominciano così le avventure del piccolo pupazzo di legno, che si circonda di un Grillo Parlante come voce della coscienza: ma la strada per diventare responsabile è tortuosa e piena di insidie.
Ispirato al romanzo Le avventure di Pinocchio. Storia d'un burattino (1883) del fiorentino Carlo Collodi, il film è – seguendo il canone – il secondo classico prodotto da Walt Disney. Se esteticamente non ha la medesima forza di Fantasia (1940, realizzato praticamente in contemporanea), Pinocchio è comunque un film memorabile per diversi aspetti: l'efficace intreccio tra malinconica dolcezza e cupezza ombrosa, la forza dell'impianto narrativo nonostante molteplici differenze rispetto al modello letterario cui si ispira, e soprattutto una caratterizzazione funzionale dei personaggi, a partire dal protagonista. Il Pinocchio disneyano non avrà la stessa vis e gli stessi dubbi di quello collodiano, ma è una figura amabile e perfettamente aderente a una visione dell'esistenza (e del film stesso) che coniuga evasione e riflessione. Attorno a lui, Mastro Geppetto, il Grillo Parlante (che qui ricopre il ruolo di narratore della vicenda), la Fata Azzurra, Lucignolo, il Gatto e la Volpe e Mangiafuoco, rimodellati dalle pagine di Collodi e resi alla perfezione nella dimensione disneyana del racconto. Senza dimenticare le tecniche all'avanguardia con cui il film, che all'epoca non ebbe il successo sperato, fu realizzato. Due gli Oscar vinti (fu la prima volta che un film d'animazione ottenne la prestigiosa statuetta): uno alla splendida canzone When You Wish Upon a Star (che sarebbe diventata il tema dei loghi d'apertura dei film della Disney stessa), testi e musica di Leigh Harline e Ned Washington, e uno alla colonna sonora (firmata da Harline, Washington e Paul J. Smith).
Ispirato al romanzo Le avventure di Pinocchio. Storia d'un burattino (1883) del fiorentino Carlo Collodi, il film è – seguendo il canone – il secondo classico prodotto da Walt Disney. Se esteticamente non ha la medesima forza di Fantasia (1940, realizzato praticamente in contemporanea), Pinocchio è comunque un film memorabile per diversi aspetti: l'efficace intreccio tra malinconica dolcezza e cupezza ombrosa, la forza dell'impianto narrativo nonostante molteplici differenze rispetto al modello letterario cui si ispira, e soprattutto una caratterizzazione funzionale dei personaggi, a partire dal protagonista. Il Pinocchio disneyano non avrà la stessa vis e gli stessi dubbi di quello collodiano, ma è una figura amabile e perfettamente aderente a una visione dell'esistenza (e del film stesso) che coniuga evasione e riflessione. Attorno a lui, Mastro Geppetto, il Grillo Parlante (che qui ricopre il ruolo di narratore della vicenda), la Fata Azzurra, Lucignolo, il Gatto e la Volpe e Mangiafuoco, rimodellati dalle pagine di Collodi e resi alla perfezione nella dimensione disneyana del racconto. Senza dimenticare le tecniche all'avanguardia con cui il film, che all'epoca non ebbe il successo sperato, fu realizzato. Due gli Oscar vinti (fu la prima volta che un film d'animazione ottenne la prestigiosa statuetta): uno alla splendida canzone When You Wish Upon a Star (che sarebbe diventata il tema dei loghi d'apertura dei film della Disney stessa), testi e musica di Leigh Harline e Ned Washington, e uno alla colonna sonora (firmata da Harline, Washington e Paul J. Smith).
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