Due adolescenti vengono uccisi di notte mentre stanno facendo il bagno in una piscina dall'aria abbandonata. I detective chiamati a indagare (Heather Menzies-Urich e Bradford Dillman) scoprono un'anomala invasione di piraña modificati geneticamente per scopi militari che, per un incidente, si riversano nei corsi d'acqua locali. Dopo il successo de Lo squalo (1975) di Steven Spielberg, Joe Dante prova a rimettere in gioco la paura di ciò che si nasconde nell'acqua, ma lo fa con il suo stile da B-movie, irriverente e quasi parodico. Gli esagerati attacchi dei famelici pesci (giustificabili con le sperimentazioni militari volti a renderli sempre più feroci) sono volutamente sopra le righe e, in generale, il tono è più scanzonato che terrorizzato. Dante ne approfitta però per strizzare l'occhio al messaggio pacifista (i piraña sarebbero armi sperimentali per la guerra in Vietnam), indulgendo con evidente autocompiacimento anche nell'utilizzo di effetti speciali ridicoli. La pellicola diventa così il capostipite di un filone molto amato dai cultori del trash, con protagonisti improbabili animali inferociti, che strizza l'occhio al comico e al grottesco: tra gli esiti più imbarazzanti ed esagerati degli anni Duemila si può annoverare Sharknado del 2013. Con una partecipazione straordinaria della scream queen Barbara Steele. Il successo di pubblico spinse alla realizzazione di un seguito (Piraña Paura del 1981) che, dopo varie traversie, finì per essere firmato dall'esordiente James Cameron.