Vita di Gertrude Bell (Nicole Kidman), archeologa, avventuriera, scrittrice e spia britannica, nata a Washington Hall nel 1868 e morta a Baghdad nel 1926.

Per la prima volta nella sua carriera, Werner Herzog sceglie una donna come protagonista di una sua pellicola: Gertrude Bell ha però tutte le caratteristiche dei principali personaggi maschili che hanno contraddistinto la filmografia del regista. Almeno un pizzico della follia di Aguirre o Fitzcarraldo e buona parte dello spirito avventuroso-coraggioso di Timothy Treadwell (Grizzly Man del 2005) o Graham Dorrington (l'ingegnere aeronautico de Il diamante bianco del 2004), ma tali elementi non vengono approfonditi a dovere: il regista dà troppo spazio al lato sentimentale della vicenda (e ai vari uomini che circondano la Bell, il personaggio di James Franco in primis) scadendo spesso nella retorica e in un andamento narrativo degno di un polpettone melodrammatico di basso livello. Il ritmo è fiacco e la confezione vittima di continue cadute di stile: Herzog riesce a lanciare qualche stoccata (il condor che impedisce il primo bacio ai due innamorati), ma sono soltanto momenti sporadici in un disegno complessivo assai deludente. Con un progetto del genere (commerciale, ad alto budget e con un cast di volti noti) l'autore tedesco c'entra davvero poco, e si vede.