Tre adolescenti (Gary Grimes, Jerry Houser, Oliver Conant) trascorrono le vacanze sull'isola di Nantucket, dove tentano i primi approcci con l'altro sesso. In particolare, il sensibile Hermie, alter-ego del narratore-sceneggiatore, conoscerà una bellissima e misteriosa signora, Dorothy (Jennifer O'Neill), che attende il ritorno del marito dal fronte. Basato sull'esperienza autobiografica dello sceneggiatore Herman Raucher, Quell'estate del ‘42 è un delicato racconto di formazione che dipinge con tono nostalgico la scoperta del sesso e dei primi palpiti d'amore di tre adolescenti in vacanza, apparentemente spensierati ma in realtà vittima delle proprie ansie, spesso incomprese o ignorate dagli adulti. Mentre fuori imperversa la guerra (che si fa sentire, ma rimane quasi un'ombra passeggera sulle spiagge di Nantucket), Hermie e i suoi amici riescono solo a pensare alle ragazze, che li attraggono e terrorizzano al tempo stesso, in una ossessione fagocitante che ha già il sapore di eros e thanatos. Malinconica e dolceamara come solo un ricordo lontano può essere, la pellicola fotografa con precisione l'impacciato disagio dei giovani uomini (memorabile la scena di Hermie in farmacia che tenta di acquistare dei profilattici), delineando attraverso dialoghi precisi e dinamiche estremamente realiste un gioco di ruoli eterno e immutabile. Mulligan si è già dimostrato ottimo cantore del coming of age (basti pensare a Il buio oltre la siepe del 1962), ma ogni tanto si lascia prendere la mano da qualche indugio artificioso, affidandosi a una fotografia un po' troppo patinata e a dinamiche che, per esigenza di scrittura, si fanno talvolta affrettate, a discapito del climax crescente che si instaura nella difficile e conflittuale relazione tra maschi e femmine. Cinque nomination agli Oscar, vinse quello per la miglior colonna sonora. Curiosità: in una sequenza di Shining (1980) di Stanley Kubrick, Wendy (Shelley Duvall) guarda in televisione un frammento di questo film.