Quattro episodi per quattro novelle di Pirandello: dai conflitti della celebre La giara, alle vessazioni di un probabile jettatore ne La patente, dai toni melanconici e sentimentali de La marsina stretta a quelli de Il ventaglino. Tra i primi film a episodi del periodo, un genere che avrà grande fortuna nel cinema italiano degli anni Sessanta. L'ispirazione a Pirandello, sebbene fedele nella trama, il più delle volte propende per un deciso ammortizzamento delle sue spinte più amare: a ciò contribuisce la voce del doppiatore Emilio Cigoli, che introducendo e commentando alla fine ogni episodio, riduce la natura negativa del testo. Tra gli sceneggiatori, sono presenti due scrittori di rilievo come Vitaliano Brancati e Giorgio Bassani (che scrive l'episodio Il ventaglino, diretto da Soldati). Totò conferisce al personaggio Chiarchiàro un animo meno corrosivo e un po' più vicino ai suoi “tipi” comici (interpretando il miglior episodio), Fabrizi, che recita nell'episodio da lui diretto, accentua la vena patetica dell'intera operazione propendendo per un finale accomodante.