Sul palcoscenico si muovono svariati personaggi: sono esseri reali o fantasmi, allegri o disperati, e tutti cantano i tormenti delle proprie esistenze.

Rasoi è un esempio di teatro filmato, in cui il cinema c'entra decisamente poco. Sono riprese dell'omonimo spettacolo messo in scena sul palcoscenico dallo stesso Mario Martone, e scritto insieme a Toni Servillo su testi di Enzo Moscato. Sullo sfondo di una Napoli simbolica e surreale, si muovono figure di ogni sorta, capaci di rappresentare al meglio la cultura partenopea di ieri, di oggi e di domani. L'opera è importante e stratificata, ma questa versione “cinematografica” non risulta necessaria e, anzi, rischia di sminuirne un po' la portata. Gli attori, in ogni caso, sono eccellenti.