Vita di George M. Cohan (James Cagney), celebre musicista e ballerino, dagli esordi nel vaudeville fino ai grandi successi a Broadway. In un momento storico in cui gli Stati Uniti davano seguito a una serie di produzione propagandistiche, Michael Curtiz (dopo Bombardieri in picchiata del 1941) firma un'altra pellicola di questo tipo, incentrata sulla carriera di colui che ha composto l'inno militare a stelle e strisce. È un tipico esempio di film fortemente nazionalista, in cui il sogno americano si realizza grazie al talento e al coraggio di un cittadino modello, dotato di un'indubbia capacità nel suo campo (la musica, in questo caso). Realizzato in bianco e nero, ma colorizzato in seguito in alcune versioni, il film soffre di qualche eccesso retorico di troppo ma fa comunque bene il suo dovere, grazie a una regia ispirata e a un più che discreto senso dello spettacolo messo in campo durante i numeri musicali. Curtiz, che nello stesso anno firmò anche Casablanca, sa come dirigere gli attori e fa interpretare a James Cagney un ruolo che sembra cucito addosso per lui: è stato lo stesso Cohan a volerlo come interprete di se stesso. Nel cast, c'è anche la sorella del protagonista, Jeanne, che interpreta proprio la sorella di Cohan. Tre Oscar: miglior attore protagonista (Cagney), miglior colonna sonora e miglior suono.