La vita di un simpatico immigrato senegalese in cerca di un permesso di soggiorno (Omar Sy) s'incrocia con quella di una donna parigina in crisi interiore (Charlotte Gainsbourg). Lei s'innamora di lui e lo aiuterà a rimanere in Francia.
Dopo lo straordinario successo di Quasi amici (2011), i registi Olivier Nakache ed Eric Toledano tornano dietro la macchina da presa con un altro “dramma leggero” fortemente ricattatorio. Gli ingredienti per emozionare il pubblico meno esigente ci sono tutti: una storia d'amore interraziale, un tema forte come quello dell'immigrazione clandestina, una confezione infiocchettata da immagini laccate e musiche toccanti (Ludovico Einaudi). Con la solita furbizia, Nakache-Toledano cercano di farsi piacere da tutti, ma il loro è un cinema d'accatto che qui mostra tutti i suoi difetti, a partire da un copione studiato a tavolino e del tutto artificioso. Charlotte Gainsbourg al suo peggio, appare sempre forzata e mai naturale; Omar Sy continua a rifare gli stessi ruoli e le medesime espressioni.