Rosie (Lily Collins) e Alex (Sam Claflin) sono grandissimi amici sin dall'infanzia. Proprio quando iniziano a capire che dietro il loro rapporto forse si nasconde qualcosa di più, il destino li porterà verso lidi diversi, allontanandoli e rendendo il tutto sempre più complicato.
Il mondo delle commedie sentimentali difficilmente può trovare qualcosa di nuovo e originale da dire e, per accontentare le piatte aspettative dello spettatore, lo stile melenso, il lieto fine e l'umorismo acceso devono rientrare obbligatoriamente in scena. Sono tutte caratteristiche presenti anche in #ScrivimiAncora (pessima traduzione dell'originale Love, Rosie), che fa un debole tentativo di ricercare spunti, basandosi su due personaggi agli opposti tra loro, che viaggiano su binari paralleli e che difficilmente si incroceranno. Inizialmente accattivante, grazie a una regia fresca e colorata, il film finisce per riproporre stancamente i soliti modelli drammaturgici e le tipiche convenzioni del genere. E il risultato finale è prolisso e monotono. La protagonista Lily Collins è figlia del musicista Phil. Tratto dall'omonimo romanzo di Cecelia Ahern, scrittrice rosa anche conosciuta per P.S. I love you, da cui il film del 2008 con Hillary Swank e Gerald Butler.