La professoressa Linda Sinclair (Julienne Moore) dedica la sua vita all’insegnamento, alla letteratura e trova nuova ispirazione quando incontra il suo ex alunno Jason (Michael Angarano): decide di mettere in scena la sua pièce teatrale rifiutata da Broadway. Tra sotterfugi e pasticci sentimentali l’opera viene adattata con il contributo di alunni e docenti. La stasi della vita della protagonista viene stravolta dall’incontro con giovane commediografo dal
fascino decadente che ne risveglia la sopita sensibilità e anche la sessualità.

Questa la situazione di partenza da cui si sviluppa una pellicola che vuole mescolare la commedia sentimentale di facile fruizione con la sottilmente polemica comicità newyorkese, ma che purtroppo finisce schiacciata dalle sue stesse ambizioni. Lo snodo narrativo iniziale è classico ma sviluppato su elementi validi - l’ambiente scolastico gretto, un corpo docente abitudinario, il difficile coming of age di professori più incasinati degli adolescenti, i compromessi a cui deve sottostare l’arte della scrittura e della rappresentazione teatrale - che però si perdono in dinamiche da teenage movie che, seppur abbassando il livello della comicità, provocano facili sorrisi. A metà visione non è più sufficiente la buona volontà di una Julianne Moore perfettamente in parte poiché la storia si accartoccia su se stessa e si concludere con un convenzionale finale stiracchiato.