Séraphine
Séraphine
2008
Paesi
Francia, Belgio
Genere
Biografico
Durata
125 min.
Formato
Colore
Regista
Martin Provost
Attori
Yolande Moreau
Ulrich Tukur
Anne Bennent
Geneviève Mnich
Adélaïde Leroux
Françoise Lebrun
La storia vera della pittrice Séraphine de Senlis (Yolande Moreau) e del collezionista d'arte Wilhelm Uhde (Ulrich Tukur) che ne scoprì il talento, nascosto sotto le vesti laide di un'umile serva.
Nell'epoca in cui i saloni espositivi destavano scandalo, nel primo decennio del Novecento, tra le varie correnti d'avanguardia si ritagliò un piccolo spazio anche l'arte naïf (o primitivismo moderno, come preferisce chiamarlo il critico e collezionista Uhde), movimento nato con Gauguin, il primo Picasso e portato avanti da Henry Rousseau. Séraphine de Senlis rientra nello stesso filone artistico e contemporaneamente se ne discosta, come molti artisti del tempo. Incolta, autodidatta, inconsapevole del proprio talento: è l'ispirazione divina, il “richiamo degli angeli” a guidare la sua pittura rituale, quasi sciamanica. È grazie al mistero interiore, all'eccentricità e stravagante simpatia della sua protagonista, angelica e diabolica nello stesso istante, che il biopic di Provost funziona, così come tutta la prima metà; ma, nella seconda parte, le problematiche di scrittura del personaggio del mecenate tedesco emergono senza trovare una soluzione. Se Séraphine per dipingere ruba i colori alla natura, al sangue, ai fiori e alla terra, non si può dire lo stesso del film, che risulta molto più convenzionale della sua protagonista.
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