Sinuhe (Edmund Purdom), orfano trovato tra le acque del Nilo in tenera età, diventa col tempo il medico di corte del faraone Akenaton (Michael Wilding). Viene coinvolto in una serie di intrighi di corte, scoprirà la verità sul suo passato e finirà per compiere un atto estremo. Ispirato al noto romanzo di Mika Waltari e prodotto da Darryl F. Zanuck, è un lungometraggio prolisso e senza guizzi, poco accurato dal punto di vista storico e privo del ritmo necessario per poter avvincere anche solo in minima parte. Michael Curtiz, grande regista di melodrammi come Casablanca (1942) e Il romanzo di Mildred (1945), non riesce mai a mostrare il suo talento, ma forse neanche gli interessava troppo in questo caso. Per il ruolo del protagonista si era pensato prima a Dirk Bogarde e poi a Marlon Brando: fortunatamente, per loro, la parte è stata poi affidata all'inconsistente Purdom.