Small Things Like These
Small Things Like These
2024
Paesi
Usa, Irlanda, Belgio
Genere
Drammatico
Durata
96 min.
Formato
Colore
Regista
Tim Mielants
Attori
Cillian Murphy
Ciarán Hinds
Emily Watson
Michelle Fairley
Eileen Walsh
Clare Dunne
Bill Furlong (Cillian Murphy), mesto venditore di carbone in un piccolo paesino irlandese di metà anni Ottanta, è un padre di famiglia attento e premuroso, sempre pronto ad aiutare il prossimo più bisognoso. Durante il periodo natalizio, l’uomo scopre alcuni segreti che riguardano il convento della sua città e che lo riporteranno a confrontarsi con il suo traumatico passato.
Ambienti ruvidi e uggiosi fanno da contorno alla ripetitiva vita di Bill, tipico working class man della tradizione anglosassone, tenuto a provvedere alla moglie e alle cinque figlie, in un contesto in cui tutti sono chiamati a chiudere un occhio sull’estrema rigidità con cui la Chiesa Cattolica controlla e gestisce la cittadinanza. Il regista Tim Mielants filtra questa desolazione opprimente attraverso lo sguardo e i ricordi del protagonista, anima tormentata da traumi passati che lo hanno reso insicuro e sofferente. Attraverso un’efficace, ma troppo didascalica alternanza dei piani temporali, Mielants ci invita ricomporre un puzzle narrativo che, attraverso l’incasellamento di frammenti episodici passati e presenti del protagonista, aiutano lo spettatore a farsi un’idea più precisa del perché la società sia così impotente di fronte al potere subdolo esercitato dalle suore del convento cittadino. L’accento è posto proprio su questo: quella che dovrebbe essere un’istituzione dedicata alla cura e alla serenità della persona cela, invece, un malsano meccanismo sistemico di “correzione femminile” che, dagli anni Venti fino agli anni Novanta del Novecento, si prendeva carico di donne ritenute immorali o considerate un peso per la famiglia, rinchiudendole finanche a separarle dai propri figli. Nonostante il film risulti incisivo nel raccontare il disagio del protagonista – i cui solchi sul viso e i gesti di pulizia esasperata combaciano perfettamente con l’ambientazione alienante in cui è immerso – non risulta ugualmente impattante nella parte accusatoria finale, atta a denunciare le pratiche fanatiche e brutali perpetrate dalla Chiesa Cattolica. Sullo stesso tema – inerente alle “case Magdalene” – ci sono già state diverse pellicole e da un film del genere è lecito aspettarsi qualche guizzo maggiore, capace di scuotere fino in fondo. Buona prova di Cillian Murphy in questa pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Claire Keegan, autrice già portata al cinema con The Quiet Girl. Small Things Like These è stato selezionato come film d’apertura della settantaquattresima edizione della Berlinale.
Ambienti ruvidi e uggiosi fanno da contorno alla ripetitiva vita di Bill, tipico working class man della tradizione anglosassone, tenuto a provvedere alla moglie e alle cinque figlie, in un contesto in cui tutti sono chiamati a chiudere un occhio sull’estrema rigidità con cui la Chiesa Cattolica controlla e gestisce la cittadinanza. Il regista Tim Mielants filtra questa desolazione opprimente attraverso lo sguardo e i ricordi del protagonista, anima tormentata da traumi passati che lo hanno reso insicuro e sofferente. Attraverso un’efficace, ma troppo didascalica alternanza dei piani temporali, Mielants ci invita ricomporre un puzzle narrativo che, attraverso l’incasellamento di frammenti episodici passati e presenti del protagonista, aiutano lo spettatore a farsi un’idea più precisa del perché la società sia così impotente di fronte al potere subdolo esercitato dalle suore del convento cittadino. L’accento è posto proprio su questo: quella che dovrebbe essere un’istituzione dedicata alla cura e alla serenità della persona cela, invece, un malsano meccanismo sistemico di “correzione femminile” che, dagli anni Venti fino agli anni Novanta del Novecento, si prendeva carico di donne ritenute immorali o considerate un peso per la famiglia, rinchiudendole finanche a separarle dai propri figli. Nonostante il film risulti incisivo nel raccontare il disagio del protagonista – i cui solchi sul viso e i gesti di pulizia esasperata combaciano perfettamente con l’ambientazione alienante in cui è immerso – non risulta ugualmente impattante nella parte accusatoria finale, atta a denunciare le pratiche fanatiche e brutali perpetrate dalla Chiesa Cattolica. Sullo stesso tema – inerente alle “case Magdalene” – ci sono già state diverse pellicole e da un film del genere è lecito aspettarsi qualche guizzo maggiore, capace di scuotere fino in fondo. Buona prova di Cillian Murphy in questa pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Claire Keegan, autrice già portata al cinema con The Quiet Girl. Small Things Like These è stato selezionato come film d’apertura della settantaquattresima edizione della Berlinale.
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