Jean (Catherine McCormack) e Thomas (Sean Penn), coppia in crisi, partono per un viaggio in barca verso un'isola in cui fu commesso un brutale omicidio nel 1873, insieme a Rich (Josh Lucas) e alla conturbante Adeline (Elizabeth Hurley). Mentre tra i quattro esplodono tensioni e attrazioni, Jean si appassiona a quell'antica tragedia e alla sua protagonista Maren (Sarah Polley).

L'opus numero 5 di Kathryn Bigelow, regista che nei suoi migliori lavori può vantare un estro e uno sguardo visionario non comuni, ha il sapore di una gigantesca occasione sprecata. Perché l'idea di racchiudere quattro personaggi nello spazio claustrofobico di una barca, alle prese con i loro impulsi repressi e con la furia degli elementi, è conturbante (per quanto non originalissima), ma la morbosità che si dovrebbe respirare a ogni momento, in una storia così torbida e psicologicamente complessa, resta in gran parte sulla carta. Una messa in scena scialba e deludente smorza il naturale senso d'angoscia, mentre i personaggi restano figurine poco approfondite e persino l'erotismo sexy della Hurley è mal sfruttato. Senza contare, poi, che le sequenze ambientate nell'Ottocento sono forse anche peggiori del resto e il suddetto legame tra i quattro protagonisti e la storia dell'infelice Maren è decisamente pretestuoso. Curiosamente, negli Stati Uniti il film è uscito solo nel 2002.