Soldati a cavallo
The Horse Soldiers
1959
Paese
Usa
Generi
Avventura, Guerra
Durata
115 min.
Formato
Colore
Regista
John Ford
Attori
John Wayne
William Holden
Constance Towers
Althea Gibson
Judson Pratt
Hank Worden
Bing Russell
Durante la Guerra civile americana, una pattuglia nordista è incaricata di addentrarsi in territorio nemico per sabotarne le linee. Nasce un conflitto tra il colonnello Marlowe (John Wayne) e l'ufficiale medico, il maggiore Kendall (William Holden), inasprito dalla presenza della prigioniera sudista Hannah (Constance Towers).
Dopo avervi accennato più volte nel corso della sua filmografia, John Ford affronta finalmente in modo diretto uno dei momenti più drammatici della storia degli Stati Uniti: la Secessione tra Nord e Sud. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare per un regista affezionato all'universo militare, lo fa eludendo completamente ogni retorica o intento celebrativo. La guerra, specie se fratricida, è un gioco sporco dove non c'è traccia di eroismo (o semmai è nell'animo dei singoli uomini, non nelle loro imprese), in cui l'autore mette in scena sangue, amputazioni, volti stanchi, fragilità umane. È un film diseguale ma profondo, efficace nei dialoghi e nel disegno dei personaggi, ricco di scene notevoli. Basta citare la sequenza della carica suicida dei confederati oppure quella, così amara e dissacrante nella sua solo apparente leggerezza, in cui a marciare contro i nordisti sono un gruppo di ragazzini dell'Accademia. Grande accoppiata Wayne-Holden, circondati da un ricco parco di personaggi minori.
Dopo avervi accennato più volte nel corso della sua filmografia, John Ford affronta finalmente in modo diretto uno dei momenti più drammatici della storia degli Stati Uniti: la Secessione tra Nord e Sud. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare per un regista affezionato all'universo militare, lo fa eludendo completamente ogni retorica o intento celebrativo. La guerra, specie se fratricida, è un gioco sporco dove non c'è traccia di eroismo (o semmai è nell'animo dei singoli uomini, non nelle loro imprese), in cui l'autore mette in scena sangue, amputazioni, volti stanchi, fragilità umane. È un film diseguale ma profondo, efficace nei dialoghi e nel disegno dei personaggi, ricco di scene notevoli. Basta citare la sequenza della carica suicida dei confederati oppure quella, così amara e dissacrante nella sua solo apparente leggerezza, in cui a marciare contro i nordisti sono un gruppo di ragazzini dell'Accademia. Grande accoppiata Wayne-Holden, circondati da un ricco parco di personaggi minori.
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