Agata (Valeria Golino) e Manfredi (Lorenzo Balducci), coppia ricca e felice, si amano e progettano di allargare la famiglia. Ma, durante una giornata di ozio, l'uomo viene ucciso da un vicino folle (Kaspar Capparoni), messosi a sparare con il fucile dalla finestra; Agata, poco fiduciosa nella giustizia di polizia e magistrati, indagherà fino a scoprire l'identità dell'assassino di suo marito. Melodramma sull'insensatezza del destino e l'immanenza del Male, Il sole nero è un'operazione in cui forma e contenuto risultano irrimediabilmente non all'altezza degli ambiziosi ideali del suo autore. Adattamento di un dramma teatrale di Rocco Familiari, autore della sceneggiatura con il regista e Gianni Cardillo, il film denota personaggi stereotipati, letterari nel senso più deteriore del termine, affatto caratterizzati e affossati da dialoghi velleitari, da musiche invasive e da una recitazione sotto la media anche per un'interprete di livello come Valeria Golino. Alcune scene dotate di risvolti simbolici sfiorano il ridicolo: improponibile. Remo Girone è l'anatomopatologo.