Le disavventure di François Perrin (Patrick Dewaere), calciatore dal temperamento imprevedibile: accusato di violenza carnale ed espulso dalla squadra, viene scarcerato grazie all'intervento dei dirigenti per giocare una partita importante. Trionferà, non senza essersi preso una rivincita. Da un soggetto di Alain Godard, un film in bilico tra dramma e commedia, opera seconda del francese Jean-Jacques Annaud. La sceneggiatura di Francis Veber mira a delineare le ipocrisie dell'ambiente sportivo, non risparmiandosi sulla grettezza dei rapporti di facciata e sull'opportunismo dilagante. Il ritratto del protagonista, simpatico antieroe vessato da un mondo che non lo comprende e perennemente desideroso di essere portato in trionfo, colpisce spesso nel segno, ma lo sviluppo tende alla prevedibilità e alla retorica, finendo per tratteggiare una denuncia gratuita e poco incisiva. Un film abbozzato e incompleto, ma comunque onesto negli intenti e volenteroso nella realizzazione. Discreta prova di Patrick Dewaere. Il calciatore Mario David è Rumin. Musiche di Pierre Bachelet, fotografia di Claude Agostini.