La sposa in nero
La mariée était en noir
1968
Paese
Francia
Generi
Drammatico, Noir
Durata
107 min.
Formato
Colore
Regista
François Truffaut
Attori
Jeanne Moreau
Claude Rich
Jean-Claude Brialy
Michael Lonsdale
Michel Bouquet
Charles Denner
Dopo aver tentato di suicidarsi, Julie Kohler (Jeanne Moreau) lascia la casa di famiglia per andare alla caccia di cinque uomini sconosciuti, con il proposito di ucciderli. Il motivo è racchiuso in un importante flashback, vero motore narrativo della vicenda. Dopo Tirate sul pianista! (1960), François Truffaut torna a sperimentare sul genere noir, con rimandi evidenti al dramma psicologico, del quale La sposa in nero possiede sfumature e analogie, ravvisabili nella tematica della vendetta a ogni costo. Tratto da un romanzo di William Irish alias Cornell Woolrich, il film è da interpretare come un'inquietante e a tratti suggestiva fiaba avente come protagonista un'adulta-bambina (interpretata con classe sopraffina da Jeanne Moreau) dai sentimenti esasperati, che decide di ripagare la morte con la stessa moneta, presentandosi vestita di bianco quando deve sedurre le sue vittime e in nero quando si tratta di sferrare loro il colpo fatale. Al sesto lungometraggio, Truffaut conferma il suo innegabile talento, facendo reggere l'intero spunto narrativo (di per sé non originale, ma chiaramente debitore del cinema di Hitchcock, verso il quale il regista francese, come noto, nutre una vera e propria venerazione) su un personaggio femminile dal fascino ambiguo, strategico e opportunamente calibrato sull'obiettivo da colpire. I cinque mattacchioni irresponsabili, vittime di Julie, sono interpretabili come proiezioni adulte dei cinque monellacci protagonisti di L'età difficile, mediometraggio di Truffaut del 1957. Autore della colonna sonora è Bernard Herrmann, storico collaboratore di Alfred Hitchcock.
Maximal Interjector
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