La storia infinita
Die unendliche Geschichte
1984
Paesi
Rft, Usa
Genere
Fantasy
Durata
102 min.
Formato
Colore
Regista
Wolfgang Petersen
Attori
Barret Oliver
Gerald McRaney
Thomas Hill
Deep Roy
Noah Hathaway
Alan Oppenheimer
Tami Stronach
Bastian (Barret Oliver) sta soffrendo per la morte della madre e il distacco affettivo del padre (Gerald McRaney). Per sfuggire ai bulletti che lo tormentano ogni giorno, si rifugia in una libreria dove prende in prestito un volume misterioso dal curioso titolo: La storia infinita. Basterà sfogliare poche pagine e il ragazzino si troverà nel magico regno di Fantàsia, minacciato dal pericolo del Nulla dilagante.
Tratto dal best-seller omonimo di Michael Ende, La storia infinita, grazie all'esorbitante budget messo a disposizione dalla produzione (27.000.000 di dollari), è una delle produzioni tedesche più costose della storia. Da Mordiroccia al Maghetto, dalla smisurata tartaruga Morla fino al mitico Fortunadrago Falkor, sulla cui groppa pelosa tutti i bambini nati negli anni Ottanta hanno sognato di volare, il film vanta numerose creature fantasy divenute un riferimento nell'immaginario di ogni adolescente. Oltre agli ingredienti classici della favola, con l'eroe-bambino Atreyu (Noah Hathaway) impegnato a salvare il regno dall'oblio, è interessante l'impianto metanarrativo, per cui il lettore Bastian riesce a interagire con le vicende e i personaggi del romanzo che sta leggendo. È ben dosata l'alternanza tra sketch comici (di solito affidati ai coloriti personaggi di contorno) e l'avventura. Qualche ingenuità di troppo e un eccesso di sentimentalismo nel pre-finale, ma nel complesso rimane un buon intrattenimento per ragazzi. La title track rilasciata per la versione americana, composta da Giorgio Moroder e cantata da Limahl, divenne una vera e propria hit. Ende detestò la trasposizione cinematografica, che a suo dire sviliva la materia di partenza, definendola «una sozzura a livello umano, un tradimento a quello artistico». Migliaia di spettatori, negli anni, gli hanno dato torto.
Tratto dal best-seller omonimo di Michael Ende, La storia infinita, grazie all'esorbitante budget messo a disposizione dalla produzione (27.000.000 di dollari), è una delle produzioni tedesche più costose della storia. Da Mordiroccia al Maghetto, dalla smisurata tartaruga Morla fino al mitico Fortunadrago Falkor, sulla cui groppa pelosa tutti i bambini nati negli anni Ottanta hanno sognato di volare, il film vanta numerose creature fantasy divenute un riferimento nell'immaginario di ogni adolescente. Oltre agli ingredienti classici della favola, con l'eroe-bambino Atreyu (Noah Hathaway) impegnato a salvare il regno dall'oblio, è interessante l'impianto metanarrativo, per cui il lettore Bastian riesce a interagire con le vicende e i personaggi del romanzo che sta leggendo. È ben dosata l'alternanza tra sketch comici (di solito affidati ai coloriti personaggi di contorno) e l'avventura. Qualche ingenuità di troppo e un eccesso di sentimentalismo nel pre-finale, ma nel complesso rimane un buon intrattenimento per ragazzi. La title track rilasciata per la versione americana, composta da Giorgio Moroder e cantata da Limahl, divenne una vera e propria hit. Ende detestò la trasposizione cinematografica, che a suo dire sviliva la materia di partenza, definendola «una sozzura a livello umano, un tradimento a quello artistico». Migliaia di spettatori, negli anni, gli hanno dato torto.
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