Spagna. Leonora (Greta Garbo) viene cacciata di casa da una crudele affittuaria (Gertrude Olmstead), il cui figlio (Ricardo Cortez) è innamorato di lei. La madre, però, gli impedisce di frequentarla. Leonora parte per Parigi, dove diventerà una celebre cantante. Tornata al suo villaggio natale, la ragazza vedrà nuovamente svanire il suo sogno d'amore. Primo film a Hollywood per Greta Garbo, attrice svedese che negli anni successivi diventerà sempre più popolare. È lei l'unico motivo per interessarsi a questa pellicola, pedante e forzatamente strappalacrime. Impresentabile il lavoro di Monta Bell: vedendo Il torrente non sembra neanche che sia un vero regista a dirigerlo. Alla base c'è un romanzo di Vicente Blasco Ibáñez, noto per aver scritto il libro da cui ha preso spunto Fred Niblo per Sangue e arena (1922) con Rodolfo Valentino.