Colt, Rocky e Tum Tum (Max Elliott Slade, Michael Treanor, Chad Power), vengono iniziati alle arti marziali, anche se questo significa andare contro il volere del padre, un commissario di polizia. Apprenderanno il kung fu dal loro nonno giapponese (Victor Wong). Sinceramente difficile sospendere l'incredulità al cospetto di scene in cui tre bambini, di non più di dieci anni, prendono sonore mazzate da dei pericolosissimi gangster privi di scrupoli. Superato tale scoglio, non è che il tasso di godibilità sia però altissimo, complice una sceneggiatura sempre e comunque prossima al naufragio, piena di frasi stereotipate e imbarazzanti. Si salvano soltanto, a mo' di goccia in un oceano di nulla, una manciata di improvvise quanto insperate gag con protagonista Chas Power, il più piccolo dei tre fratellini, m è davvero troppo poco. A due anni di distanza da Mamma ho perso l'aereo (1990), un altro film con bambini che si trovano a dover fronteggiare adulti malintenzionati. Un vero e proprio filone, per l'epoca.