In vacanza in Oregon, Jeff (Kiefer Sutherland) e Diane (Sandra Bullock) si fermano a una stazione di servizio. La ragazza scende dall'auto per un attimo e scompare. Dopo una serie di indagini inconcludenti, passano tre anni senza che nessuna traccia di Diane sia stata rivelata, ma Jeff, che nel frattempo si è fidanzato con Rita (Nancy Travers), non rinuncia alla ricerca. Improvvisamente, qualcosa sembra smuoversi quando un certo Barney Cousins (Jeff Bridges) pare conosca la verità sulle sorti di Diane. Basato sul romanzo L'uovo d'oro di Tim Krabbé, già portato sullo schermo con Il mistero della donna scomparsa (1988) dallo stesso Sluizer, che ha visto l'opportunità di sfruttare l'industria cinematografica hollywoodiana e non se l'è fatta sfuggire. Nonostante il gran cast (Nancy Travis, Kiefer Sutherland, Sandra Bullock e Jeff Bridges), è come se questo remake non decollasse mai, per colpa di una sceneggiatura telefonata e priva di qualsiasi guizzo, oltre che di una resa totalmente anonima dal punto di vista visivo. Se non altro, l'originale aveva il pregio di spezzare la narrazione sul finale lasciando un senso di incompiutezza che qui invece manca del tutto, a causa della natura del pubblico (americano) a cui si rivolge, al quale ogni cosa deve essere rivelata. O, perlomeno, questo è quello che crede il regista.