Alexandra Barnes (Debra Winger) è un'agente federale che inizia a indagare sulle morti di tre ricchi uomini, ipotizzando una connessione tra i delitti. La sua pista la porterà alla cosiddetta “vedova nera” (Theresa Russel), una spietata donna che uccide i mariti per impossessarsi dell'eredità. Che Bob Rafelson sia un regista attento alle sfumature psicologiche di tutti i suoi personaggi è cosa risaputa. In questo lavoro tale qualità emerge con spicco, riuscendo a dipingere alla perfezione due figure femminili affascinanti, opposte e che, inevitabilmente, si attrarranno. Attraverso il rapporto tra le due protagoniste, il regista riesce a mettere in scena il rapporto tra Bene e Male, divisi da una linea sottile che li rende le due facce della stessa medaglia. Ma La vedova nera non è solo un film psicologico, è anche un seducente neo-noir dall'impeccabile struttura narrativa che dimostra la forte personalità del regista nell'elevare a protagoniste due donne, senza relegare il gentil sesso al classico ruolo di femme fatale.Colpo di scena finale. Adrenalina, tensione e una sotterranea carica erotica concorrono a dipingere un thriller che vive della conturbante alchimia della coppia Winger/Russell e alla grande atmosfera suggerita dalle luci del maestro Conrad L. Hall.