I velieri
1983
Paese
Italia
Genere
Drammatico
Durata
62 min.
Formato
Colore
Regista
Gianni Amelio
Attori
Raphael Mendez de Azevedo
Monique Lejeune
Eva Pilz
José Quaglio
Ignazio Oliva
Jean (Raphael Mendez de Azevedo) è un ragazzino di facoltosa famiglia che vive quasi rinchiuso nel castello di famiglia insieme alla governante tedesca (Eva Pilz) e alla madre malata (Monique Lejeune). La causa dell'isolamento, come anche delle condizioni della donna, è il sequestro cui il piccolo era stato sottoposto a tre anni e che lui stesso rimetterà in scena in un incosciente atto di ribellione. Il susseguente ricovero della mamma in ospedale gli darà la possibilità di scappare per tornare sul luogo della detenzione, dove il carceriere si dilettava a costruire velieri in bottiglia. Scoprirà un particolare importante sul suo rapimento.
Amelio torna a dirigere per la televisione (si tratta di un episodio della serie Dieci registi italiani, dieci racconti italiani) e si affida, come da propria tradizione, alla storia di un ragazzo che si scontra con le convenzioni del mondo adulto. Questa volta la figura del padre, reale o putativo, è completamente assente dallo schermo e, nondimeno, getta la sua ombra sul finale rivelatorio. All'inizio il regista restituisce bene la noia, lo smarrimento e il senso di impotenza e insieme vana ribellione che Jean sperimenta nella sua fortezza, ma scade presto nella maniera. Il continuo indugiare su questi elementi con un andamento quasi onirico fa desiderare una seconda parte più incisiva, dove invece l'intreccio si scoglie in maniera risaputa e deludente. Si resta con la voglia di vedere un ipotetico secondo tempo, dato che la resa dei conti tra il ragazzo e il genitore resta intrappolata nell'ultimo sguardo del bambino.
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