A causa di una furiosa tempesta sul K2, gli unici tre superstiti (Robin Tunney, Bill Paxton e Nicholas Lea) di una spedizione alpina rimangono bloccati in un crepaccio. Verrà inviata una squadra per soccorrerli, che però farà emergere dettagli inaspettati.

Martin Campbell confeziona una pellicola a metà tra action thriller e film d'avventura, condita da esplosioni e omicidi ambientati nelle splendide pendici innevate. In Vertical Limit la tensione rimane in bilico come gli scalatori stretti alle loro corde: alpinisti aggrappati ad appigli nel vuoto o attrezzature che rischiano di cedere da un momento all'altro sono il trito copione che la vicenda propone ma, d'altronde, cosa aspettarsi di diverso? In realtà la pellicola tenta di proporre situazioni più variegate rispetto al solito, tra tutti la componente thrilling e il tema della vendetta, tuttavia non abbastanza da rendere l'opera del tutto riuscita. Da apprezzare comunque i notevoli effetti speciali e le riprese in condizioni estreme effettuate tra Pakistan, Nuova Zelanda e Monument Valley. Grosse critiche da parte del mondo degli alpinisti e discreto successo di pubblico.