W la foca
1982
Paese
Italia
Generi
Commedia, Erotico, Comico
Durata
92 min.
Formato
Colore
Regista
Nando Cicero
Attori
Lory Del Santo
Bombolo
Michela Miti
Riccardo Billi
Dagmar Lassander
Victor Cavallo
Franco Bracardi
Moana Pozzi
Ennio Antonelli
Martufello
La giovane e avvenente Andrea (Lory Del Santo), annoiata dalla monotona vita di provincia, decide di trasferirsi a Roma per cercare lavoro. Finirà a fare l'infermiera presso il dottor Patacchiola (Bombolo), conoscerà i membri della sua aberrante famiglia, vincerà una foca e la accudirà come un infante, tenterà la strada della televisione e sarà infine reclutata come personal trainer in una clinica per dimagrire.

Penultimo film di Nando Cicero (che avrebbe concluso tristemente la sua carriera con Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento, 1983), diventato cult per le traversie giudiziarie (fu inizialmente vietato ai minori di 18 anni, venne poi sequestrato dalla procura dopo poche settimane di programmazione e scomparve per più di un ventennio, procurando a Cicero e al produttore Galliano Juso una denuncia per oltraggio al pubblico pudore) più che per il suo reale valore. Al di là di ogni considerazione morale e filologica, W la foca si riduce in effetti a un esile canovaccio di barzellette innocue ed elementari, con battute datate («Dottore, quando faccio l'amore con mia moglie, una volta muoio dal freddo e una volta muoio dal caldo»; «E te credo, te ne fai una a Natale e una a Ferragosto!») e una sceneggiatura inesistente. Colpiscono però lo spirito irriverente, quasi anarchico, e l'interpretazione dell'erotismo come sberleffo supremo e fuga onirica (l'imbianchino, interpretato da Victor Cavallo, che sogna di avere un pene smisurato al fine di sedurre Lory Del Santo). E l'uso di una vera foca per confondere le idee sull'allusione sessuale del titolo si rivela vincente. Impareggiabile Bombolo, sulla carta assai poco adatto al ruolo ma rivelatosi perfetto, che regala almeno una sequenza da antologia: la partita di tennis («Cambio palla!»; «Come, cambio palla?»; «La cambio sì, questa m'è diventata quadrata»). La Del Santo è generosa nel mostrare il physique du rôle, Dagmar Lassander (la moglie di Patacchiola) resta vestita e si scatena in doppi sensi. Franco Bracardi è il barbone che molesta Andrea, Riccardo Billi è il nonno sporcaccione. Piccola ma incisiva apparizione per Moana Pozzi (la passeggera del treno).
Maximal Interjector
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