The Wall
Mur
2015
Paese
Polonia
Genere
Drammatico
Durata
80 min.
Formato
Colore
Regista
Dariusz Glazer
Attori
Tomasz Schuchardt
Aleksandra Konieczna
Marta Nieradkiewicz
Krzysztof Olszewski
Ewa Kolasinska
Deciso ad allontanarsi dallo squallido ambiente familiare e da un passato di illegalità, il giovane Mariusz (Tomasz Schuchardt) punta all'indipendenza, affittando un appartamento vicino al nuovo condominio in cui ha iniziato a lavorare. Il nascente sentimento per la vicina Agata (Marta Nieradkiewicz) sembra poter dare una svolta, ma il tentativo di cambiare vita non sarà facile. Dopo il cortometraggio Podróz (2006), il polacco Dariusz Glazer prosegue sulla via del realismo, raccontando l'odissea di un protagonista scisso tra la volontà di cambiamento e i retaggi di un'esistenza grama. E, per farlo, non risparmia colpi bassi, perdendosi in facili simbolismi (il muro del titolo, a indicare un impedimento fisico ed emozionale; il viso sfocato e invaso da ombre di Mariusz; la continua duplicazione dell'immagine, a metaforizzare il limbo in cui egli pare bloccato), cliché oltremodo indigesti (non mancano stoccate di stampo sociologico/politico sulla condizione nazionale, testimoniate anche e soprattutto dallo squallore dilagante degli ambienti) e lunghi silenzi contemplativi. Ma mentre la prima parte appare chiaramente compromessa da un ritmo catatonico e da uno stile piuttosto anonimo, il film riesce (almeno in parte) a scartare di livello nel suo evolversi, raggiungendo una propria dignità tramite il punto di rottura del personaggio che si trasforma, anche e soprattutto, in dolorosa consapevolezza spettatoriale: realmente toccanti, in tal senso, le sequenze che sviscerano il rapporto tra Mariusz e la madre malata, interpretata da una brava Aleksandra Konieczna. Operazione profondamente imperfetta e a tratti pedante, ma che non manca di una certa etica, elemento ormai sempre più raro nel cinema contemporaneo.
Maximal Interjector
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