Uno scrittore americano (Ethan Hawke) si trasferisce a Parigi nel disperato tentativo di riconquistare l'affetto della moglie e della figlia. Le cose, però, non andranno come previsto, ed è costretto ad accettare un lavoro come guardia notturna per sopravvivere. La sua esistenza procede in maniera monotona fino a quando non conosce Margit (Kristin Scott Thomas), una vedova con cui inizia una relazione ma che nasconde alcuni segreti. In The Woman in the Fifth si fatica a trovare il talento di Pawel Pawlikowski, autore polacco che aveva stupito con Last Resort (2000) e, soprattutto, con My Summer of Love (2004). Il regista-sceneggiatore non riesce a imprimere personalità a questo dramma-thriller pieno di momenti di stanca e di passaggi stereotipati. Si cerca di creare un'atmosfera misteriosa e avvincente, ma si finisce soltanto per giocare di maniera senza troppe idee degne di tale nome. Innocuo e inconsistente, con un finale meno che mediocre. Anche gli attori non offrono nulla di positivo alla causa. Dal romanzo omonimo di Douglas Kennedy.