Un'imbarcazione senza pilota compare nelle acque di New York: a bordo, la polizia costiera viene aggredita da un'orrida creatura simile a un cadavere, affamata di carne umana. Le indagini porteranno il giornalista Peter West (Ian McCulloch) a scoprire la terribile soluzione del mistero. L'esordio nel genere horror di Lucio Fulci, dedicato all'archetipo del morto vivente, è influenzato dalla figura dello zombie radicata nella tradizione popolare haitiana dei riti voodoo. La rilettura simbolica in chiave di critica sociale che George A. Romero mise in atto nel 1978 con Zombi, al netto delle polemiche intercorse tra il regista statunitense e Fulci per accuse non dichiarate di plagio, è in questo caso totalmente assente: la creatura fulciana non è un simbolo della apatia delle masse, ma una semplice macchina di morte che strappa a brandelli le carni dei vivi per la sopravvivenza del proprio corpo putrescente e decadente. Nonostante un discreto impatto visivo che stride con l'ambientazione esotica, Zombie 2 risulta irrimediabilmente segnato dal tempo: le intuizioni visionarie di Fulci sono penalizzate dalla scarsità dei mezzi tecnici a disposizione e l'esplosione di violenza, che all'epoca poteva impressionare, risulta ora pesantemente mitigata e innocua. Solo per appassionati. Sceneggiatura di Elisa Briganti, musiche di Fabio Frizzi e Giorgio Cascio.