Accadde una notte
It Happened One Night
1934
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Paese
Usa
Generi
Commedia, Sentimentale
Durata
105 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Frank Capra
Attori
Clark Gable
Claudette Colbert
Walter Connolly
Roscoe Karns
Jameson Thomas
Alan Hale
Ellie Andrews (Claudette Colbert), una giovane ereditiera, è innamorata di un aitante aviatore (Jameson Thomas) che suo padre (Walter Connolly) non può sopportare. Decisa a fare di testa sua, Ellie scappa dallo yacht paterno per raggiungere il suo amato a New York. Sulla strada incontra un giornalista (Clark Gable) da poco rimasto senza lavoro: quest'ultimo la riconosce e si offre di accompagnarla a destinazione se, in cambio, potrà avere uno scoop esclusivo sulla vicenda.

Insieme al coevo Ventesimo secolo (1934) di Howard Hawks, è il film che diede il via alla cosiddetta screwball comedy, sottogenere fondamentale del cinema hollywoodiano degli anni Trenta di cui Accadde una notte possiede tutte le caratteristiche principali: al centro c'è una coppia di personaggi eccentrici (ritratti spesso coi toni della commedia slapstick tipica del cinema muto) inizialmente “distanti” che finiranno poi per innamorarsi. La trama ruota così attorno a una vera e propria “guerra tra i sessi” (i continui battibecchi tra Colbert e Gable, “costretti” a fingersi sposati per viaggiare insieme) che, allo stesso tempo, è anche uno scontro tra due classi sociali differenti: lei è ricca, viziata e decisa a sposare un superficiale playboy; lui un reporter pragmatico che tenta in tutti i modi di riguadagnarsi il lavoro che gli hanno tolto. Straordinaria, e coraggiosa per l'epoca, la caratterizzazione del personaggio di Ellie Andrews, ragazza indipendente che, durante il suo viaggio per raggiungere New York, conoscerà per la prima volta gli effetti di quella Depressione che non l'aveva mai toccata in precedenza. Se il regista Frank Capra punta su un registro leggero e sentimentale, non mancano diverse punte drammatiche e toccanti (una donna sviene a causa della fame). A colpire ancora oggi, però, è soprattutto il brio dato alla vicenda: le trovate creative si susseguono una dopo l'altra, e le sequenze memorabili non si contano. Dalla celebre scena dell'autostop alla notevole metafora delle “mura di Gerico”, le soluzioni che hanno fatto scuola sono innumerevoli. Oltre ad aver influenzato praticamente tutte le commedie americane degli anni successivi, il soggetto del film è stato ripreso anche da Autostop (1956) di Dick Powell, che ne è un remake dichiarato. Fu la prima pellicola della storia del cinema a vincere i 5 premi Oscar principali: miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, miglior attrice protagonista e miglior sceneggiatura non originale (Robert Riskin).
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