La vita è meravigliosa
It's a Wonderful Life
1946
Sky Cinema Collection
Paese
Usa
Generi
Commedia, Drammatico
Durata
129 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Frank Capra
Attori
James Stewart
Donna Reed
Lionel Barrymore
Thomas Mitchell
Henry Travers
Gloria Grahame
Beulah Bondi
Ward Bond
Frank Faylen
H.B. Warner
William Edmunds
Clarence (Henry Travers) è un angelo di seconda categoria, ancora privo di ali. L'occasione di salire di grado arriva la sera di Natale: se salverà George Bailey (James Stewart), un uomo che ha deciso di togliersi la vita, potrà finalmente ottenere ciò che più gli sta a cuore.
«Quando suona una campana un angelo mette le ali»: La vita è meravigliosa è il classico natalizio per eccellenza e uno dei massimi capolavori del cinema hollywoodiano degli anni Quaranta. Altruista e generoso, il padre di famiglia George Bailey è un tipico uomo comune con cui è facile immedesimarsi: per questo risulta ancor più straziante vederlo pronto a gettarsi da un ponte, dopo che un avaro banchiere ha deciso di mandarlo in rovina. Il buon Clarence, allora, gli mostra come sarebbe il mondo se lui non fosse mai nato e finisce per farlo ricredere. Quella che potrebbe apparire a prima vista come una semplice commedia dai toni zuccherosi, è in realtà una toccante discesa agli inferi che, con un ribaltamento narrativo a dir poco geniale, si sviluppa in un'inquietante dimensione parallela, capace di far capire come ogni essere umano influenzi il destino di decine di altre esistenze. Inoltre, Capra sa gestire a meraviglia le varie anime della storia, combinando dramma e commedia in maniera mirabile, riuscendo a emozionare e a divertire con un gusto per l'invenzione narrativa sempre sorprendente ed efficace. È una favola dal sapore dickensiano che, a ogni visione, risulta sempre più deliziosa, commovente, memorabile: e il lieto fine è il degno coronamento di una pellicola capace di arricchire per sempre chiunque la guardi con i giusti occhi. Memorabili James Stewart, Henry Travers e Thomas Mitchell (il distratto zio Billy), ma tutto il cast funziona alla perfezione, magnificamente diretto da un Frank Capra in stato di grazia che non sbaglia nulla, tanto dal punto di vista stilistico quanto da quello drammaturgico. Il soggetto nacque da un racconto scritto su un biglietto augurale da Philip Van Doren Stern e inviato ai suoi amici per Natale. Inizialmente non fu un grande successo, ma la sua leggenda crebbe nel tempo grazie ai ripetuti passaggi televisivi. Immortale e più volte citato e omaggiato. Esiste anche una versione colorizzata.
«Quando suona una campana un angelo mette le ali»: La vita è meravigliosa è il classico natalizio per eccellenza e uno dei massimi capolavori del cinema hollywoodiano degli anni Quaranta. Altruista e generoso, il padre di famiglia George Bailey è un tipico uomo comune con cui è facile immedesimarsi: per questo risulta ancor più straziante vederlo pronto a gettarsi da un ponte, dopo che un avaro banchiere ha deciso di mandarlo in rovina. Il buon Clarence, allora, gli mostra come sarebbe il mondo se lui non fosse mai nato e finisce per farlo ricredere. Quella che potrebbe apparire a prima vista come una semplice commedia dai toni zuccherosi, è in realtà una toccante discesa agli inferi che, con un ribaltamento narrativo a dir poco geniale, si sviluppa in un'inquietante dimensione parallela, capace di far capire come ogni essere umano influenzi il destino di decine di altre esistenze. Inoltre, Capra sa gestire a meraviglia le varie anime della storia, combinando dramma e commedia in maniera mirabile, riuscendo a emozionare e a divertire con un gusto per l'invenzione narrativa sempre sorprendente ed efficace. È una favola dal sapore dickensiano che, a ogni visione, risulta sempre più deliziosa, commovente, memorabile: e il lieto fine è il degno coronamento di una pellicola capace di arricchire per sempre chiunque la guardi con i giusti occhi. Memorabili James Stewart, Henry Travers e Thomas Mitchell (il distratto zio Billy), ma tutto il cast funziona alla perfezione, magnificamente diretto da un Frank Capra in stato di grazia che non sbaglia nulla, tanto dal punto di vista stilistico quanto da quello drammaturgico. Il soggetto nacque da un racconto scritto su un biglietto augurale da Philip Van Doren Stern e inviato ai suoi amici per Natale. Inizialmente non fu un grande successo, ma la sua leggenda crebbe nel tempo grazie ai ripetuti passaggi televisivi. Immortale e più volte citato e omaggiato. Esiste anche una versione colorizzata.
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