Carla (Juliette Lewis) è una ragazza con un leggero ritardo mentale, figlia di genitori benestanti che, di fronte ai suoi problemi, decidono di mandarla in un istituto da cui torna pienamente maturata. La madre (Diane Keaton) fatica ad accettare che sia cresciuta e che adesso cerchi una propria indipendenza, comportandosi con lei in maniera molto protettiva, soprattutto quando Carla si innamora di Daniel (Giovanni Ribisi), anche lui affetto da disturbi mentali. Sono trascorsi cinque anni da quando Forrest Gump (1994) ha conquistato premi su premi e colpito al cuore una moltitudine di spettatori. Garry Marshall pare volerci ricordare di non aver dimenticato quella lezione e prova a farne una sua personale versione con Un amore speciale, fondendo il genere a lui più congeniale, la commedia dai toni romantici, e la disabilità mentale. La malattia è, però, affrontata in modo superficiale, rendendo poco evidente le varie implicazioni che essa potrebbe comportare dal punto di vista emotivo-affettivo e preferendo soffermarsi su un difficile, ma dal punto di vista cinematografico estremamente trito e sbiadito, rapporto madre-figlia, sorretto, a livello drammaturgico, dall'iperprotettività del genitore. Le difficoltà mentali di Carla diventano solo un pretesto per renderla più fragile agli occhi dello spettatore, giocando in maniera smaliziata e ricattatoria con le sue emozioni e, soprattutto, con le sue lacrime. Evitabile.