California anni Settanta. Ron Burgundy (Will Ferrell) è un arrogante conduttore televisivo di un emittente locale con base a San Diego. È l'anchorman più famoso in circolazione, ma la sua stella pare spegnersi quando in redazione viene assunta Veronica Corningstone (Christina Applegate), un'ambiziosa giornalista. Commedia demenziale e poco riuscita ambientata nel mondo del giornalismo televisivo. Will Ferrell porta su schermo un suo personaggio creato per il Saturday Night Live, dove ha iniziato la propria carriera settennale nel 1995. L'attore è il capo comico di una parata di interpreti che conosceranno successiva fama nelle pellicole dirette da Judd Apatow (qui in veste di produttore): Paul Rudd. Steve Carell, Seth Rogen. Pellicola dal fiato corto che azzecca solo la divertente sequenza dello scontro/guerriglia tra gang di giornalisti, Anchorman fatica a intrattenere come dovrebbe risultando banale e persino noiosa. Non basta la presenza di buffi animali (panda, orsi, scoiattoli, cani e gatti) a compensare un umorismo greve e privo di trovate intelligenti.