Due membri di una società segreta, Farallone (Lon Chaney) e Forrest (John Bowers), sono innamorati della stessa ragazza, Lilith (Leatrice Joy). Le cose si complicano quando Forrest estrae l'asso di cuori, il che significa che dovrà essere lui a uccidere un uomo. Notevole e purtroppo dimenticato da molti, L'asso di cuori è un film curioso e particolarmente interessante, difficile da incasellare in una determinata tendenza del cinema muto a stelle e strisce. Wallace Worsley, dopo l'altrettanto significativo The Penalty (1920) dell'anno precedente, gira con piglio sicuro dando grande spazio ai dettagli (a partire dalle mani dei membri della società, che bussano alla porta del gruppo dimostrando di conoscere il “codice segreto”) e dirigendo gli attori nel modo giusto. A svettare è Lon Chaney che, in questo caso, non ha bisogno di trucchi (Il gobbo di Notre Dame, del 1923) o menomazioni (lo stesso The Penalty) per regalare una grande e toccante interpretazione. Ottimo ritmo, dal primo all'ultimo minuto, grazie anche a una sceneggiatura ficcante e ricca di colpi di scena.