Due racconti incrociati: una donna (Anne Parillaud) si sposa con l'uomo che le aveva prestato soccorso dopo uno stupro. Un'altra (Anne Parillaud) è un'assassina senza scrupoli che unisce fascino e pulsione di morte. Imbarazzante deriva del cinema di Ruiz, che sdoppia il proprio film in due e si concede una risibile caduta di stile con un'opera che non sta letteralmente in piedi e affonda a piene mani nel ridicolo involontario, lavorando su due tracciati narrativi che si alternano in maniera pretestuosa e insinuano seri dubbi sulla liceità di tutta l'operazione. Il titolo inglese, Shattered Image, allude alla frantumazione dell'immagine, ma a frantumarsi, nell'opera, è prima di tutto qualsiasi parvenza di buon senso, in una pellicola che banalizza come peggio non si potrebbe il tema del doppio riducendosi a una messa in scena elementare e superficiale, senza levità né con pesantezza, al servizio di un paradossale e gigantesco nulla di fatto. Anne Parillaud scimmiotta Nikita, ma non basta. Masturbatorio, inutilmente ostico, non pervenuto a nessun livello.