Benvenuto Presidente!
2013
Paese
Italia
Generi
Commedia, Comico
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Riccardo Milani
Attori
Claudio Bisio
Kasia Smutniak
Omero Antonutti
Remo Girone
Giuseppe Fiorello
Cesare Bocci
Massimo Popolizio
Franco Ravera
Gianni Cavina
Michele Alhaique
Patrizio Rispo
Pietro Sarubbi
Piera Degli Esposti
Gigio Morra
Federico Maria Galante
Pupi Avati
Lina Wertmüller
Steve Della Casa
Gianni Rondolino
Incapaci di accordarsi sul nome di un candidato alla Presidenza della Repubblica, i principali partiti fanno votare ai propri deputati il nome di Giuseppe Garibaldi, per poi scoprire che esiste una persona eleggibile (Claudio Bisio) che risponde a questo nome: è il bibliotecario di un paesino di montagna. Una volta conosciuto, cercheranno di convincerlo a dare le dimissioni.
Cavalcando l'onda di un diffuso populismo, il film prova a leggere la corruzione della politica italiana in chiave comica: il risultato, però, è debole e troppo preso dall'accontentare i disillusi alimentando irritazioni e malumori da italiano medio. Prendono così piede sciocche gag slapstick, con personaggi finti e schematici, una struttura narrativa che solleva non pochi interrogativi e sequenze facili e scontate, come gli incontri con i capi di Stato esteri e le loro conseguenze. Lo spirito buonista e moralista alla base del film si unisce agli evidenti problemi di un lungometraggio furbo e inconcludente, diretto in modo scialbo, in cui la storia d'amore serve solo a riempire i buchi di una trama facilona.
Cavalcando l'onda di un diffuso populismo, il film prova a leggere la corruzione della politica italiana in chiave comica: il risultato, però, è debole e troppo preso dall'accontentare i disillusi alimentando irritazioni e malumori da italiano medio. Prendono così piede sciocche gag slapstick, con personaggi finti e schematici, una struttura narrativa che solleva non pochi interrogativi e sequenze facili e scontate, come gli incontri con i capi di Stato esteri e le loro conseguenze. Lo spirito buonista e moralista alla base del film si unisce agli evidenti problemi di un lungometraggio furbo e inconcludente, diretto in modo scialbo, in cui la storia d'amore serve solo a riempire i buchi di una trama facilona.
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