Steve Rogers (Chris Evans), dopo essere stato rifiutato dall'esercito per il suo fisico esile, si sottopone a un esperimento biologico che lo renderà il soldato perfetto: Captain America.
Creato nel 1941 come simbolo della libertà durante la Seconda guerra mondiale, Captain America è a tutti gli effetti il primo tra gli Avengers ad apparire sulle tavole dei fumetti. Il film di Joe Johnston ripercorre le origini del supereroe, contrapponendolo al suo nemico storico, Red Skull (Hugo Weaving), intenzionato ad appropriarsi del tesseract, un oggetto capace di aprire il portale dell'universo. Il ritmo non è niente male e c'è spazio anche per qualche trovata divertente, ma il tutto si ferma a un livello superficiale, senza approfondire adeguatamente alcun aspetto della personalità del supereroe. Prevedibile nella scrittura, il film punta su effetti speciali all'avanguardia e prova a sorprendere tramite la trasformazione fisica del protagonista Chris Evans: missione riuscita soltanto in parte, anche a causa di una regia che rischia poco e rimane costantemente entro i canoni del politically correct.